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đź”´đź”´ AGGHIACCIANTE CASO IN SARDEGNA: DA 16 ANNI CON UNA MASCHERA IN VISO E LE MANI LEGATE

🔴🔴 Irene Testa (Garante regionale): "Se questo è un uomo, non un criminale, ma un malato"

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“Se questo è un uomo. Sedici anni con le mani legate e una maschera come quella di “hannibal lecter”.

Non parliamo di un criminale ma di un malato per il quale va cambiato subito il piano terapeutico.”

 

E’ quanto dichiarato in una nota stampa diffusa da Irene Testa, il Garante regionale delle persone private della libertĂ  personale. 

 

“Ho atteso un giorno prima di mettere nero su bianco quanto visto nella struttura AIAS di Cordoghiana” – scrive il Garante.

“Un giorno mi è servito per riprendermi dallo scenario agghiacciante e raccapricciante che mi sono trovata davanti.

Non mi sto riferendo alla struttura ma ad un caso specifico di un ospite al suo interno, per la veritĂ  giĂ  sollevato da alcuni anni, in primis dalla Presidente dell’Unasam (Unione Nazionale delle Associazioni per la Salute Mentale), Gisella Trincas, ma anche oggetto di esposti alla Procura, di lettere all’allora Ministro della Salute Speranza e di interrogazioni in Consiglio Regionale della Sardegna.”

 

E’ di Bruno che si parla, affetto da picacismo: una patologia che lo porta a ingerire qualsiasi cosa gli capiti davanti.

 

Bruno da oltre 16 anni viene tenuto tutto il giorno legato per le mani con un casco in testa.

Apparentemente non perché pericoloso verso gli altri, ma verso di sé.

 

“Io non sono un medico e non spetta a me dare ricette, magari dal sapore semplicistico perchĂ© guidate dall’onda emotiva – scrive Irene Testa -: sono la garante delle persone private della libertĂ  personale e proprio di persone, di singoli casi ho il dovere di occuparmi.”

 

“Non mi rassegno, non posso accettare che una persona malata venga sottoposta a un trattamento che appare piĂą vicino al concetto di tortura che a quello di cura. Non è però tempo dell’indignazione ma della concreta e rapida azione di tutti gli attori istituzionali che possano dare un contributo a cambiare questa situazione. Questa è una sorta di appello: dobbiamo farlo per Bruno e per tutti gli altri Bruno” – ha concluso il Garante.

 

(paq.far.)

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